Il mondo delle risorse umane è sempre più influenzato dall’intelligenza artificiale, ma l’ultimo annuncio di LinkedIn ufficializza l’entrata in campo di questa tecnologia in modo massivo. 𝐇𝐢𝐫𝐢𝐧𝐠 𝐀𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭 è un agente AI progettato per supportare i recruiter nelle attività di selezione. Questo strumento consente ai recruiter di concentrarsi sugli aspetti strategici del loro lavoro, come il contatto con i candidati e il supporto ai responsabili delle assunzioni, delegando le attività più ripetitive e dispendiose in termini di tempo.

👥 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐞𝐜𝐫𝐮𝐢𝐭𝐦𝐞𝐧𝐭
Hiring Assistant è basato sull’enorme quantità di dati presenti su LinkedIn, tra cui oltre un miliardo di profili utente e 68 milioni di aziende. L’agente AI analizza i requisiti del ruolo, combinando le informazioni con dati relativi a ruoli simili e annunci di altre aziende, per creare descrizioni che rispecchiano fedelmente le competenze richieste. Inoltre, Hiring Assistant cerca di individuare i candidati ideali non solo in base ai criteri tradizionali come titolo di studio e occupazioni precedenti, ma anche in funzione delle competenze specifiche necessarie per il ruolo.

💼 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐨𝐥𝐥𝐨𝐪𝐮𝐢
Oltre alla selezione dei candidati, LinkedIn prevede di arricchire Hiring Assistant con funzioni di messaggistica e supporto alla programmazione dei colloqui, oltre alla gestione dei follow-up per rispondere alle domande dei candidati prima e dopo le interviste. L’obiettivo è aiutare i recruiter a ottimizzare il proprio tempo, delegando a Hiring Assistant gran parte delle attività amministrative e operative.

🔗 𝐓𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐨 𝐏𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨?
Hiring Assistant rende esplicita, sulla piattaforma di ricerca lavoro più importante al mondo, una pratica già comune sia tra i recruiter sia tra i candidati: l’uso dell’intelligenza artificiale. Automatizzare il processo di recruiting in questo modo, però, comporta dei rischi. Se da un lato ogni recruiter può avere i propri bias personali, un modello di AI addestrato su una vasta quantità di dati potrebbe accumulare e amplificare questi bias, con risultati imprevedibili. Per questo, è essenziale monitorare con attenzione il comportamento e i criteri che l’AI utilizza nelle fasi di selezione del personale che automatizza.

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